COSMOPOLIS - DON DELILLO

Voto: 9



Ormai imminente è l'uscita dell'ultimo romanzo di Don Delillo "Zero K" un'autore che giudico strepitoso. Alcuni lo definiscono uno scrittore metafisico. Io non so quale etichetta attribuirgli ma so quello che mi piace di lui. Mi piace che nei suoi romanzi ci sia uno sguardo attento e sottile della società che si esprime attraverso le situazioni a volte surreali, metafore che fermano il tempo e parole che ti proiettano in una dimensione diversa ma c'è anche del resto perché alla fine al centro della narrazione c'è l'uomo con la sua esistenza, la sua solitudine, il suo dialogo interiore e quell'innata e inevitabile spinta spirituale che lo mette in rapporto con ciò che lo circonda. Leggere un suo romanzo è un po' come fare i conti con la complessità dell'Universo, non puoi capirla la devi solo accettare.

In attesa di leggere la sua prossima opera oggi recensisco uno dei miei libri preferiti COSMOPOLIS:






Di cosa parla?

Eric Parker è giovane, bello e ricco.E' talmente ricco che nel suo attico a New York ha fatto costruire 2 ascensori che trasmettono musiche diverse e che lui utilizza in base all'umore che ha quando si sveglia. Eric incarna il mito contemporaneo del mito di giovinezza e potenza. Ma Eric Parker è anche fragile, dorme pochissimo ed è ossessionato dalla sua salute. Così al termine di una notte insonne si domanda cosa vuole? In quel momento un pensiero attraversa la sua mente e così decide di andare dal barbiere e tagliarsi i capelli. In quel giorno New York è bloccata a causa di una visita in città del presidente degli USA perciò Eric a bordo della sua iper accessoriata limousine impiegherà tutta la giornata per attraversare la città e andare dal suo barbiere di fiducia. Il romanzo gira tutto attorno al viaggio in limousine di Eric dove si susseguiranno situazioni surreali e pittoresche.





Commento

Avete presente quando andate in un ristorante di categoria o uno stellato Michelin? Al di là del fatto che vi stanno dilapidando il portafoglio, state gustando dei piatti unici in cui gli ingredienti sono cucinati con sapiente maestria, con la giusta cottura per dare al palato un piacere sublime. Quando uscite dal ristorante vi sentite sazi ma non appesantiti e vi sentite leggermente euforici perchè avrete ancora con voi la sensazione piacevole che vi lascia il cibo buono quando solletica le vostre papille gustative. Ecco, questa sensazione è la stessa che ho provato durante la lettura di questo romanzo. Al di là della dinamica del racconto, che è geniale in quanto sa rendere avvincente un viaggio in limousine, il piacere arriva dalle parole e dalle espressioni usate. Si rimane affascinati dalle immagini metaforiche che l'autore suscita attraverso le parole. Ci si trova così ad esempio all'inizio del libro a leggere con toni quasi scientifici, dell'insonnia del protagonista per passare a immagini poetiche che descrivono l'imminente arrivo dell'alba. In tutto il romanzo i toni e il ritmo cambiano e a tratti sono dolci come una sinfonia di musica classica per passare a ritmi e immagini più brutali come un rap ribaltando nelle parole la situazione descritta all'inizio del libro dove il protagonista ha nel suo attico due ascensori dell'attico di Erick uno con musica classica e l'altro con musica rap, giusto per iniziare la giornata con la giusta colonna sonora.. Le situazioni sono molteplici e sarebbero inutile e noiso elencarle ma passano da situazioni logico/scientifiche a situazioni forti e irriverenti passando poi a commenti filosofici. Lo stesso protagonista vive di contrasti e la sua personalità è fortemente narcisistica fino a toccare il delirio di onnipotenza sconfinando nel nichilismo per poi sottendere un'insicurezza infantile che lo rende bisognoso di affetto e considerazione. Tutto il romanzo si svolge con una linea temporale disgiunta spiazzando il lettore, ma l'insieme degli ingredienti è talmente ben abbinato da dare al lettore più spunti di piacere toccando diversi spazi sensoriali.Il romanzo è una goduria per il vostro cervello, leggetelo che vi farà bene.


Ci farei un film?


E' già stato fatto, però credo che non avrei avuto il coraggio di farlo, un romanzo del genere vive delle parole dell'autore


Citazione:

"Sapere e non agire è come non sapere"

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